L’ultimo sesso al tempo della peste – AA.VV. a cura di Filippo Tuena –

 

La pandemia di Covid19 ha investito tutti come un’enorme nuvola tossica. Nostro malgrado ci siamo trovati ad abitare un tempo sospeso e incerto. Siamo stati ‒ e forse siamo ancora ‒ come comparse in un film di fantascienza senza ritmo, girato da un regista debuttante e finanziato da produttori a corto di liquidi. Poco ritmo, zero effetti speciali e soprattutto noia, tanta noia.In questo scenario apocalittico, causa la costante preoccupazione per il futuro, poche sono state le attività ricreative. In molti hanno cucinato e mangiato oltre misura.

Altri hanno recuperato letture fondamentali. Gli operosi hanno tinteggiato casa. I più fortunati, infine, hanno fatto sesso. Un sesso diverso, stavolta, perché adombrato o sublimato dalla possibilità che potesse essere l’ultimo.

“Il 24 febbraio 2020, due giorni dopo aver viaggiato su un treno da Roma a Milano che, solo per un caso, non era quello fermato alla Centrale perché trasportava attraverso l’Italia alcuni tra i primi casi di corona virus, mi sono svegliato all’alba. Mi succede spesso, non solo in tempi di pandemia. Verso le 6 ho scritto su Facebook un post in cui mi domandavo se non sarebbe stato interessante raccogliere racconti sul sesso in tempo di peste. Nel giro di due ore ho avuto più di settanta adesioni. A quel punto ho chiuso il post, in qualche modo operando anch’io una sorta di quarantena. Chi era dentro, era dentro; chi era fuori, era fuori”.

Dalla premessa del curatore Filippo Tuena nasce l’idea di questi racconti (più di 50 per altrettanti autori), ognuno dei quali risponde alla domanda: come è, o potrebbe essere, l’ultimo sesso prima della fine?

La pubblicazione, per ora, è prevista in solo formato digitale. L’e-book sarà disponibile sui maggiori store online a partire da sabato 13 giugno 2020.

I proventi dell’intero progetto editoriale saranno devoluti al Centro Senologico dell’ospedale “G. Bernabeo” di Ortona ‒ ASL Lanciano-Vasto-Chieti (Abruzzo)

L’ULTIMO SESSO AL TEMPO DELLA PESTE

AA.VV.

a cura di Filippo Tuena

 Prezzo: 3,99 euro

ISBN: 978-88-96176-80-1

NEO. EDIZIONI 2020

info@neoedizioni.it

Per acquistare l’e-book https://www.amazon.it/Lultimo-sesso-tempo-della-peste-ebook/dp/B089YW3LKY/ref=sr_1_1?__mk_it_IT=%C3%85M%C3%85%C5%BD%C3%95%C3%91&dchild=1&keywords=l%27ultimo+sesso+al+tempo+della+peste&qid=1591900870&sr=8-1#reader_B089YW3LKY

Filippo Tuena è autore di saggi di storia dell’arte e di romanzi. Tra i suoi libri: Tutti i sognatori, Super Premio Grinzane-Cavour 2000; Le variazioni Reinach, Premio Bagutta 2006; Michelangelo. La grande ombra, 2008; Stranieri alla terra, 2012; Ultimo parallelo, 2013. Ha inoltre curato Robert F. Scott. I diari del Polo, 2009 e il fotografico Scott in Antartide, 2011.

Vi racconto di Tempesta Editore e del suo libro “in sospeso”

 

 

Tempesta Editore nasce da un‘idea di Chiara Cazzato nel 2011. Inizialmente pensavo a qualcosa di protoromantico o shakespeariano, ma da una simpatica chiacchierata con l’editora o “lady Tora” Chiara, ho appreso che l’origine del nome risale alla dea Tempesta, invocata dai romani per sedare le tempeste. Ma qui si tratta di crearle le tempeste e le piccole rivoluzioni editoriali. Ascoltando la storia di Chiara e della sua casa, si respira passione, dedizione e il desiderio di prendere una posizione all’interno di argomenti delicati come i diritti civili, il ruolo delle donne, della disparità di genere etc.  Un progetto ambizioso e un cammino talvolta in salita come per tutte le case editrici indipendenti, ma che ha portato a risultati ragguardevoli: Chiara mi “apre” le porte della sua casa, e vedo cose che non immaginavo, a prescindere da quelle che già conoscevo e che reputavo interessanti. Tempesta Editore ha un catalogo di tutto rispetto e una sezione dedicata alla saggistica di critica religiosa di altissima qualità e ampia scelta. (Da saggista non nascondo di avere avuto un sussulto di gioia).

Tra i titoli: Roberto Quarta,  Eretici indecenti, uno studio sul tema dell’inquisizione che mette in comparazione le figure di Caravaggio, Pasolini, Bruno,  e Maledetta Eva di Eraldo Giulianelli su tema della misoginia religiosa.

 

Di qualità anche la sezione di narrativa che comprende, tra i molti, autori come Romeo Vernazza, Clara Cerri, Paolo Vanacore, e un misterioso autore che si firma G che ha scritto un romanzo  su un tema molto controverso, l’eutanasia.

Altra sezione molto curata è quella dedicata alla fotografia: tra i pregevoli lavori segnalo quello di un mio conterraneo, Luciano del Castillo che ha dedicato a Cuba la sua raccolta fotografica, nel volume Poesia Escondida

 

Il Libro in sospeso

Ho chiesto a Chiara di parlarmi di un libro che è uscito durante il periodo della quarantena e del momentaneo blocco della macchina editoriale:

Il libro è Bambine in guerra, a cura di Luana Valle e Luca Dore,  una sorta di reportage che raccoglie le voci di donne che ai tempi della Seconda guerra mondiale furono bambine e che regalano delle testimonianze preziose, le ultime probabilmente che potremo sentire dalla voce dei testimoni diretti di questa pagina di storia.  Dice Luana Valle nella prefazione:

Presto non ci saranno più testimoni diretti, non ci sarà più nessuno a raccontare e proprio per questo motivo ho voluto scriverle queste storie, per non dimenticare, per mantenere vivi questi ricordi e accesa la memoria. Perché ho raccolto solo storie di donne? Perché penso che ce ne sia più bisogno. Storici e storiografi sono sempre stati uomini, almeno fino a pochi anni fa, e di ragazzi e uomini si è scritto molto, soldati e partigiani hanno riempito le pagine di molti libri, le bambine no. Diciamo che questo libro tratta un altro punto di vista. E poi a me piace la storia dal basso, piace sapere come viveva la gente comune, come si tirava avanti durante il conflitto, come ci si procurava il cibo, come era la vita di tutti i giorni, come se la cavavano le donne, che fino a quel momento avevano fatto solo le madri e le mogli, diventate improvvisamente capifamiglia mentre i mariti erano al fronte.

Un libro decisamente intenso e che va menzionato non solo per il suo valore documentario ma perché ci parla delle microstorie, vicende del quotidiano che un certo tipo di storiografia – che ha un suo storico fondatore in Ginzburg –  ha sempre valorizzato e che ultimamente stanno trovando anche spazio nelle realtà editoriali indipendenti. Un libro che ha anche notevoli potenzialità didattiche, che affiancato al classico manuale potrebbe essere un valido compendio per studiare la storia da una differente angolazione. Lo consiglio caldamente.